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domenica 25 settembre 2016

La tua indifferenza

La tua crudele indifferenza
mi ha tenuto in vita.
Hai acceso fuochi
troppo deboli da alimentare,
spento incendi,
pericolosi da gestire.
Hai approfitto, ingenuamente,
delle mie fragilità,
(e ti ringrazio per questo)
amandomi, a volte,
anche se per fugaci istanti strappati,
al momento prima di addormentarti.
Non odiarmi adesso,
non è più tempo
ricordami invece,
come fossi  pioggia
che scivola sul tuo viso,
un temporale estivo,
una brezza leggera
che ti fa sorridere mentre,
quasi senza accorgertene,
stai pensando a me.

sabato 13 agosto 2016

L'estrema caducità delle cose

Consapevole dell'estrema caducità delle cose
non mi perdo nella categorizzazione,
o nella definizione del bene e del male,
poiché l'inutilità della ricerca
condizionerebbe la qualità del mio limitato tempo.
Continuo a non aspettarmi nulla dal mondo
per avere la possibilità di stupirmi ancora;
uno sguardo, un abbraccio,
una semplice stretta di mano
dalla persona sbagliata,
nel momento in cui dovrebbe arrivare.

domenica 29 maggio 2016

La notte delle Streghe! L'acqua di San Giovanni.

In occasione dell'avvicinarsi della notte di San Giovanni o "Notte delle streghe" propongo un articolo tratto dal sito: http://www.lanottedellestreghe.net/le-erbe-di-san-giovanni/



Le erbe di San Giovanni

Un’usanza molto diffusa era anche quella della raccolta delle erbe di San Giovanni: si diceva che in questa notte e bagnate dalla rugiada avessero funzioni farmacologiche: in un proverbio romagnolo si dice “la guaza ‘d San Zvàn la guarès ogni malàn” (la rugiada di San Giovanni guarisce tutti i mali). Si riteneva addirittura che chiunque si bagnasse con la rugiada durante questa magica notte si dotava di una barriera in grado di difendere da ogni tipo di corruzione.
Con l’utilizzo di erbe si preparavano talismani con la convinzione che la singolare posizione degli astri concorresse a caricarli di virtù.
Tra le erbe di San Giovanni usate come talismani possiamo menzionare:
− l’iperico dai fiori gialli, da tenersi sul corpo tutta la notte per proteggere dalle sventure, e garantire sonni sereni, o fuori dalle porte per proteggere le famiglie;
− l’artemisia contro il malocchio;
− la ruta per le proprietà curative, e come scaccia diavoli, data la sua forma a croce;
− la menta bagnata dalla rugiada a garanzia della lunga vita;
− la salvia a proteggere dalle creature malvagie;
− la verbena simbolo di pace e prosperità; cara alle streghe, era in grado di guarire dalle malattie;
− il ribes i cui frutti rossi sono chiamati anche bacche di San Giovanni;
− la vinca, utilizzata anch’essa per la preparazione di talismani vegetali;
− la mandragora, una delle piante più pericolose, con la doppia facoltà di sedare ed eccitare data la sua essenza ambivalente, maschio e femmina; molto cara alle streghe, la usavano per preparare narcotici e filtri d’amore;
− il rosmarino che, appeso con iperico e ruta alle porte delle case, teneva lontani diavoli e streghe;
− l’aglio, potentissimo talismano, se raccolto prima del sorgere del sole era particolarmente forte contro la stregoneria;
− l’artemisia, preservava dai fulmini ed era amuleto protettivo contro il malocchio;
− la lavanda, riposta a mazzetti nei cassetti e negli armadi, proteggeva la biancheria e per estensione anche tutta la famiglia;
− la felce, donava capacità divinatorie, forze soprannaturali e sapienza (secondo le credenze il suo fiore si schiude solo la Notte di San Giovanni, resta visibile per un attimo e può essere raccolto solo dopo aver lottato con il diavolo);
− l’erba carlina, che serviva ad impedire il passo malefico della strega; se inchiodata alla porta di casa infatti, costringeva la strega a contarne con esattezza tutti i capolini.
Con queste piante era possibile fare l’”acqua di San Giovanni”; se raccolte nella notte fra il 23 e il 24 giugno, messe in un bacile colmo d’acqua lasciato fuori casa per tutta la notte aveva il potere di aumentare la bellezza, preservare dalle malattie ma nello stesso tempo difendere dal malocchio, l’invidia e le fatture, soprattutto quelle pronunciate contro i bambini.

martedì 2 febbraio 2016

Il bacio rubato

Cos'hai pensato
quando con un gesto
hai cancellato le mie certezze?

Sei come un temporale estivo
e subito dopo il sole!

Avrei voluto chiedere perché
invece ho soltanto sorriso,
non sono riuscito a parlare.
Ti ho osservato ed ho sorriso,
mentre ti allontanavi,
mantenendo lo sguardo sui miei occhi.
Forse certe cose a volte,
accadono senza un motivo,
ed è meglio non chiedere.

Rimane il ricordo,
il tuo sguardo,
e quello che avresti potuto dire.